West Nile in crescita in Europa

Il virus West Nile torna a far parlare di sé: secondo l’ultimo rapporto EFSA-ECDC, aggiornato al 6 agosto 2025, in Europa sono stati registrati 202 casi autoctoni in sei Paesi, ma l’Italia è di gran lunga la più colpita con 173 contagi confermati e 11 decessi. Il virus è stato rilevato in 42 province di 12 regioni, dal Piemonte alla Sicilia, e le forme più gravi, quelle neuro-invasive, hanno riguardato 72 persone, con una letalità del 15%, in linea con la scorsa stagione. Colpiti soprattutto uomini sopra i 65 anni. A livello europeo i numeri restano seri ma sotto controllo: siamo poco sopra la media dell’ultimo decennio, ma ben al di sotto delle stagioni più pesanti, come il 2018 e il 2024. Anche il monitoraggio veterinario conferma la circolazione del WNV, con 16 focolai nei cavalli e 20 negli uccelli, che fungono da veri e propri “campanelli d’allarme” ambientali. Il picco stagionale non è ancora superato e le autorità sanitarie invitano alla prudenza: repellenti, eliminazione dei ristagni d’acqua e protezione dalle punture di zanzara restano le misure più semplici ed efficaci per ridurre il rischio.